Come in un immaginario plastico ferroviario, il treno a vapore solca ambiziosi ponti in pietra, corre lungo il corso dei fiumi e attraversa foreste alpine, s’immerge in oscuri tunnel per riapparire sulle rive dell’incantevole lago di Bled.

La mitica linea ferroviaria “Transalpina” ormai ultracentenaria, è una vecchia signora che affascina per il suo itinerario paesaggistico. La bellezza incontaminata delle Alpi Giulie e la vallata dell’Isonzo, dalle incredibili acque blu cobalto fino alle innevate vette dl Tricorno, sono uno spettacolo affascinante ricco di emozioni visive; in un territorio così bello e difficile l’arte ingegneristica si è adattata aggiungendo un effetto scenico davvero esaltante. Gioiello incontrastato è il maestoso ponte ferroviario a Solkan, con il più grande arco in pietra al mondo costruito su una linea ferroviaria. Realizzato nel 1906 rappresenta l’ultima testimonianza del periodo della costruzione dei grandi ponti in pietra, prima di passare all’utilizzo del calcestruzzo. Il ponte di Salcano, con un’arcata di 85 metri si aggiunge alle altre opere d’arte del vasto complesso di linee ferroviarie che all’inizio del Novecento furono costruite dall’impero Austro Ungarico allo scopo di migliorare i collegamenti verso Trieste.

La linea originaria partiva da Campo Marzio e, dopo Opicina giungeva Gorizia, risaliva la valle dell’Isonzo e terminava a Jesenice, da cui aveva inizio la Karawankenbahn diretta a Villach. Di tutta la tratta che si componeva di diversi itinerari, quella che viene attualmente ripercorsa dal treno turistico a vapore, corre tutta in territorio sloveno, da Nova Gorica a Bled.  Quando la società privata “Sudbahn” prese in gestione questa linea nel 1858, fece costruire delle locomotive su misura adatte al percorso, ma in seguito al conflitto bellico e la formazione del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni venne modernizzata la rete ferroviaria con locomotive nuove. Il treno d’epoca è trainato da una locomotiva a vapore risalente agli anni 40 dello scorso secolo, progettata per essere comparabile ai treni ad alta velocità di trazione merci e militari, una macchina forte e di facile manutenzione prodotta in Germania e destinata nelle parti occupate d’Europa durante la seconda guerra mondiale.

Il convoglio si compone di svariati vagoni di particolare interesse storico; si può ammirare una vettura originale del 1893 di terza classe con una particolare torretta e delle speciali ruote a raggi e una carrozza anch’essa originale adibita al servizio postale risalente al 1914. Si aggiungono oltre alle carrozze passeggeri anche un vagone bar, perfettamente funzionante dove trascorrere piacevolmente il tempo sorseggiando una bevanda o assaggiando le specialità locali. Tutto il materiale rotabile appartiene alla collezione dei treni storici del museo ferroviario di Lubiana.

La stazione ferroviaria di Nova Gorica rimane un interessante palcoscenico per i treni d’epoca; trainati dalle locomotive a vapore, arrivano sbuffando con tutto il loro lento incedere. L‘imponente edificio, il più antico palazzo pubblico della città, fu costruito contemporaneamente alla ferrovia ed entrò in funzione nel 1906. Lo stile storicistico di gusto viennese, con ricche decorazioni secessioniste ancora evidenti anche negli arredi interni, è legato alle vicende storiche della prima e seconda guerra mondiale che ha visto il confine italiano allontanarsi e avvicinarsi secondo gli esiti bellici, finché la stazione nel 1945 rimase alla Jugoslavia.  Lungo la linea di confine si snodava il filo spinato, poi un muretto e una rete ne segnavano le distanze e nel 2004 fu tolta una parte, dando vita alla piazza Transalpina, dove si possono incontrare liberamente parenti, amici, conoscenti fra Slovenia e Italia.

Un’interessante raccolta di testimonianze storiche che ripercorrono gli eventi del confine goriziano sono esposte nel museo Kolodvor all’interno della stazione. La stazione di Bled, punto d’arrivo accoglie i viaggiatori in un mondo idilliaco fatto di acque lucenti, castelli fiabeschi e cime incontrastate.  Questa vallata paradisiaca dell’Alta Corniola, al confine con l’Austria, attrae per le sensazioni che infonde: in un paesaggio da favola alpina si riflette sulle acque rilucenti un’isoletta in mezzo al lago, con la chiesa di Santa Maria Assunta sorta su un tempio pagano. Fin da tempi remoti il lago di Bled è sempre stato meta di pellegrinaggi anche per le sue acque benefiche.  Nel 1855 l’idropata svizzero Arnold Riki, sfruttando le virtù terapeutiche delle fonti di Bled costruì uno stabilimento di cura dove, in abbinamento a metodi naturali si guarivano reumatismi, insonnia, isteria, obesità e disturbi circolatori. 

Bled divenne meta obbligata per i nobili e ricchi borghesi di tutto l’impero Austro Ungarico che qui trovavano “torpore nel verde e nel profumato odore di boschi e di cime” e oggi icona turistica più frequentata della Slovenia. L’imponente maniero arroccato sulla rupe a picco sul lago è testimone del passato di Bled; fu costruito nel 1004 e nel corso dei secoli ha mantenuto tutto il suo fascino. Dalla terrazza panoramica si gode uno spettacolo meraviglioso del lago e della valle; all’interno si può visitare l’interessante museo sulla storia del luogo e ammirare i preziosi affreschi della piccola cappella annessa. (www.slovenia.info).

Il treno storico da Nova Gorica a Bled sulla ferrovia Transalpina dura una giornata. Lungo il percorso effettua la sosta alla stazione di Most na Soči dove è possibile visitare un simpatico museo ferroviario. A Bled, a bordo di corriere private si raggiunge il castello per una visita guidata. Pranzo a base di specialità tipiche in un caratteristico ristorante bordo lago. Pomeriggio da impiegare passeggiando lungo il romantico lungolago circondato da parchi e ville liberty. Rientro a Nova Gorica in serata. Tutte le informazioni sul sito: www.club.si/it/

Le rose di Nova Gorica. Nelle terre che circondano la giovane Nova Gorica, ricche di dolci colline terrazzate a vigneti, sorgono antichi castelli e monasteri dove la storia ha segnato il suo passo fin da tempi remoti. A poca distanza dalla stazione ferroviaria è ben visibile sulla cima della collina di Kostanjevica la chiesa di Maria Annunziata con l’adiacente convento francescano. Dopo un periodo di gestione da parte dei Carmelitani, a seguito del decreto dell’imperatore austriaco Giuseppe II nel 1781 la gestione passò ai francescani. Distrutta nella prima guerra mondiale, venne rinnovata e arricchita di stucchi ad opera dei frati che ne curano e conservano anche la preziosa biblioteca.  La cripta conserva i resti degli ultimi discendenti della famiglia reale francese dei Borboni; Carlo X, ultimo re di Francia e la sua famiglia furono scacciati durante la rivoluzione del 1830 e trovarono rifugio a Gorizia come ospiti del conte Coronini.  Questo luogo di fascino unico ospita un roseto di Rose Bourbon, una collezione davvero unica custodita nel giardino del monastero. I fiori ricchi di petali hanno un profumo particolarmente intenso e sono in via di estinzione nel resto del mondo. Tra i vialetti dove si moltiplicano tralci e gallerie sono coltivati esemplari rarissimi che hanno mantenuto il romantico aspetto originale e il profumo inebriante. Ogni anno in primavera viene celebrato il Festival delle Rose, che investe la città di petali e boccioli in un turbinio di eventi e manifestazioni con degustazioni di prodotti a base di rose.

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Foto Stefania Mezzetti

Fonte viaggivacanze.info

Di Stefania Mezzetti

Sono una giornalista viaggiatrice curiosa e instancabile, ho realizzato reportage e servizi da tutto il mondo a bordo dei treni più famosi e panoramici, su territori a volta inaccessibili ma sempre a caccia di emozioni. Il mio desiderio è portarvi con me viaggiando lungo le rotaie del mondo, per scoprire e conoscere mete affascinanti a volte inaspettate. Collaboro con vari magazine on line specializzati in viaggi e turismo, di grande diffusione mediatica.

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