Un hotel a cinque stelle su rotaie.

Un treno dei sogni dove si può viaggiare nel massimo del comfort e dell’organizzazione; anche coloro che per motivi d’età o per paura di affrontare tutti gli inconvenienti ed imprevisti di un viaggio piuttosto articolato, potranno tranquillamente godersi la visita. Accompagnatori, hostess e facchini sono tutti sempre a disposizione per rendere il viaggio confortevole nonostante i molteplici spostamenti e le escursioni giornaliere. A bordo, gli arredi lussuosi e le calde pareti rivestite di preziosi legni intarsiati rendono ancora più viva l’atmosfera degli anni Trenta, quando questo treno era al servizio dei reali britannici e della loro corte che attraverso la Manica raggiungevano le calde località mediterranee.

Il viaggio prosegue alla scoperta di Granada

Una tradizione romantica vuole che il nome derivi dal melograno: questo frutto aperto ricorderebbe la città, adagiata su due colline e colorata di rosso dall’argilla delle sue costruzioni. Granada è la città europea che ha conservato le più importanti testimonianze della cultura araba.  Quando Isabella di Castiglia la conquistò cacciando l’élite musulmana insieme a quella ebraica, Granada rimase il solo bastione arabo in terra di Spagna. E proprio durante questo “accerchiamento” fu compiuto dagli abitanti l’estremo sforzo per costruire la fortezza dell’Alhambra, lasciando ancora oggi un segno fortissimo.

Dopo una sempre abbondante colazione sul treno, si parte alla scoperta della mitica Alhambra, uno dei massimi capolavori dell’arte araba e unico esempio al mondo, di complesso medioevale musulmano giunto intatto fino a noi. La “Qalat Alhambra”, nome arabo che significa castello rosso, è una città reale fortificata edificata sulla cima di una collina dominante Granada.

La visita inizia con i Girdini della Lindaraja, ricchi di laghetti, fontane e giochi d’acqua, che circonda il Generalife un complesso arabo adiacente all’Alhambra, dal quale si gode un panorama impareggiabile sull’intera piana e sulla città. La visita del “castello rosso” è un susseguirsi di stupore e fascino con le sue mille stanze dalle pareti incredibilmente decorate da stucchi, intarsi, simboli e versi inneggianti all’amore. Il Cortile dei Leoni, la zona residenziale con l’harem, col suo patio, è un labirinto di gallerie e colonnine intorno alla fontana dei leoni. Nel patio si aprono la sala de los Abencerrajes rivestita di azulejos, con una cupola su arcate a stalattiti; la Sala de las Dos Hermanas, antico appartamento reale con una cupola alveolata; il mirador de Lindaraja e la sala de los Reyes, di cui colpiscono i soffitti dipinti su cuoio. Sempre parte dell’harem sono i Banos Reales, tipici bagni orientali derivati da quelli romani. L’AIhambra, Patrimonio Comune dell’Umanità, al di là della pura architettura è soprattutto aria, luce, spazio. Uno spazio catturato, forgiato dagli scintillii e dalle penombre, dai ruscelli, fiori, calligrafie e misteriosi arabeschi avvolgenti come la pelle e sensazioni che oltrepassano il tempo.

Le sorprese di Granada continuano con la Plaza de Toros, l’arena che ha visto le esibizioni del torero più famoso di Spagna, El Cordobés

Il centro storico di Granata è un susseguirsi di opere d’arte. La Cattedrale, del 1523, è una vera e propria stratificazione di stili: progetto gotico continuato in forme rinascimentali con facciata occidentale barocca. Un’opera ciclopica voluta dal re Carlo V come estrema dimora degli amati nonni materni Ferdinando e Isabella, coloro che permisero a Colombo di partire alla scoperta dell’America. I due sovrani riposano nella più contenuta Cappella Reale adiacente, la cui visita riconduce, come atmosfera, ai tempi del grande navigatore che in questa millenaria città viene celebrato con importanti monumenti, piazze e viali.

I luoghi più affascinanti della città sono legati a testimonianze arabe: il Palazzo della  Mandraza, l’università araba, diventato municipio nel Settecento; il Corral del Carbón, mercato del grano e caravanserraglio,Il Bañuelo, bagni dell’XI secolo, con bei capitelli romani e visigotici. Infine, sulla collina opposta all’Alhambra, vi è l’Albaicín, quartiere dall’atmosfera tipicamente orientale.

Siamo alla quarta giornata e la voglia di scoprire nuove attrattive è ancora immensa, tanto sono state indimenticabili quelle nelle precedenti tappe. Dalla stazioncina di Bobadilla, a bordo dei pullman, con un percorso montano lungo laghi e fattorie, fino a raggiungere la famosissima città di Ronda; una delle più belle località dell’Andalusia spesso citata, perché amata, dal più celebre tra i poeti spagnoli: Francisco Garcia Lorca. Nel cuore di quel comprensorio montuoso che separa l’entroterra spagnolo dalle le coste del Mediterraneo che è la Sierra di Ronda, la città verso occidente termina con uno strapiombo di oltre 200 metri d’altezza che si apre tra la parte vecchia e quella nuova. L’impressionante gola (tajo) scavata dal torrente Guadalevin, è attraversata da un ardito e storico ponte in muratura di oltre 70 metri e alto ben 90. costruito nel 1751 su due giganteschi pilastri e nel cui centro si trova la stanza della locale prigione, utilizzata in tempi non molto lontani.

Ronda, da un punto di vista ferroviario è collegata alla rete Renfe da una line a scartamento grande, altamente spettacolare che da Antequera, proveniente da Granada o da Malaga, conduce a Gibilterra, non percorribile dal pesante convoglio “Al Andalus” per le sue proibitive pendenze.

Vale la pena, se non altro per il magnifico panorama, fare una visita alla Casa Museo di San Giovanni Bosco, attualmente utilizzata come casa di riposo per i Salesiani anziani e malati dell’ordine. Nella città vecchia ci si immerge nell’arabesca architettura fatta di case bianche e basse decorate dai “sporti”, le caratteristiche finestre lavorate con fitte grate in ferro battuto, affacciate su un dedalo di viuzze piene di case dai segreti patii fioriti.

La visita continua alla storica Plaza de Toros, la più vecchia in Spagna e al Museo Taurino, ricavato nel suo interno ricco di testimonianze suggestive della dura lotta tra uomini e animali.

Ronda è anche un frequentatissimo centro per lo shopping, molto apprezzata dagli spagnoli provenienti dalle vicine città di Malaga, Gibilterra, Jerez e Cadice o turisti in vacanza nelle calde spiagge delle fantastiche Costa de la Luz, sull’Atlantico, e Costa del Sol sul Mediterraneo.

La sera sul “Al Andalus” scorre velocemente, dopo l’ennesima delizia culinaria offerta dagli chef di bordo e la successiva sosta al piano bar; accompagnati da un rilassante sottofondo musicale si possono scambiare le impressioni di viaggio con i compagni di viaggio di etnie e culture spesso diverse, nel grande piacere di “scoprirsi” cittadini del mondo. Tutto questo a bordo del “treno dei re” mentre piano piano, quasi senza rendersene conto, si parte alla volta di Jerez de la Frontera, prossima tappa.

Informazioni:

www.spain.info

https://www.renfe.com/es/es/experiencias/viajes-de-lujo/al-andalus-ruta-andaluza/el-tren

Foto: Ente Spagnolo del Turismo-Turespaña, Arch. Renfe

Di Stefania Mezzetti

Sono una giornalista viaggiatrice curiosa e instancabile, ho realizzato reportage e servizi da tutto il mondo a bordo dei treni più famosi e panoramici, su territori a volta inaccessibili ma sempre a caccia di emozioni. Il mio desiderio è portarvi con me viaggiando lungo le rotaie del mondo, per scoprire e conoscere mete affascinanti a volte inaspettate. Collaboro con vari magazine on line specializzati in viaggi e turismo, di grande diffusione mediatica.

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