L’origine mitologica del labirinto ci riporta alla mente le vicende di Minosse, re di Cnosso a Creta che fece costruire da Dedalo un tracciato inestricabile di strade e di impedienti, dove rinchiuse il Minotauro. Da qui nasce il mito del labirinto, un simbolo legato al percorso faticoso della vita e alla speranza di ritrovare la via di uscita. Oltre a ciò, il labirinto è anche divertimento.

In Italia il più grande è il Labirinto della Masone a Fontanellato in provincia di Parma. Questo capolavoro è nato nel 2015 da un’idea di Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – e da una promessa da lui fatta nel 1977 allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato da sempre dal simbolo del labirinto sia in chiave metafisica che come metafora della condizione umana. E in questo luogo ritroviamo il borgo reale e immaginario progettato dagli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto. Le 300.000 piante di bambù che danno forma al Labirinto della Masone, appartengono ad una ventina di specie diverse. Franco Maria Ricci ne era un grande appassionato, e scelse questa pianta per costruire il suo intrico di bivi e vicoli ciechi; il bambù è sempreverde, non necessita di particolari cure e attenzioni ed è molto robusto, cresce rapidamente, e grazie a questo impaziente sviluppo è in grado di assorbire elevate quantità di anidride carbonica, rilasciando altrettanto ossigeno nell’aria.

Ispirato all’antica forma romana dei labirinti classici, ma rielaborata introducendo qua e là bivi e vicoli ciechi, si percorre questo intricato e affascinante dedalo verde lungo per oltre tre chilometri, e se proprio non si riesce a trovare l’uscita si può chiamare il numero telefonico sul braccialetto giallo di cui è dotato ogni visitatore.

Grazie ai pannelli posti tra i viali, si potrà conoscere tutta la storia dei labirinti, a partire dal mito di Creta, passando per il Medioevo e il Rinascimento, fino ad arrivare ai giorni nostri. Un altro percorso a tappe racconta poi la storia del suo ideatore, Franco Maria Ricci: gli studi di Geologia, la passione per le grotte e i cunicoli e quell’incontro con Jorge Luis Borges a cui promise, proprio nel campo in cui oggi sorge il Labirinto, la realizzazione di questa immensa opera.

Al centro del labirinto, si erge una cappella a forma piramidale: a simboleggiare l’antico legame tra labirinti e Fede, essa può essere luogo per matrimoni, oltre che per concerti di musica classica.

Nel parco culturale troviamo il Museo della Masone con la vasta collezione d’arte di Franco Maria Ricci. Circa quattrocento opere fra pitture, sculture e oggetti d’arte che, nella loro sorprendente varietà, rispecchiano appieno l’eclettismo del loro collezionista. Dalla grande scultura del Seicento, a quella neoclassica; dalle nature morte d’epoca napoleonica, alla pittura romantica e popolare dell’Ottocento. Opere di grandi artisti coabitano con quelle di artisti minori o popolari in un allestimento che procede per associazioni. Parallelamente, tre ampie sale ospitano fino all’8 gennaio 2023, la mostra temporanea dedicata al maestro della moda Roberto Capucci. Magnifiche le sue creazioni, sfarzose nei colori e scolpite nelle forme, vere e proprie opere d’arte.

Lungo il percorso sono visibili e consultabili molti libri tra quelli stampati da Franco Maria Ricci, e nelle sale del Museo sono esposti anche alcuni dei volumi più significativi stampati da Giambattista Bodoni, facenti parte della collezione raccolta da Franco Maria Ricci, una delle più ampie e complete tra quelle private, oltre alle edizioni di un altro importante esponente della bibliofilia italiana, Alberto Tallone.

L’imponente struttura accoglie inoltre gli uffici della rinata Casa Editrice Franco Maria Ricci e un bookshop, dove sono disponibili per i collezionisti e gli appassionati tutte le sue edizioni.

Il Ristorante, dall’autunno 2021 sotto la gestione della famiglia Nizzi e dello staff dei 12 Monaci, occupa un’intera manica della prima corte. La cucina dello chef Andrea Nizzi coniuga tradizione e innovazione, accostando i sapori dei tradizionali pranzi domenicali parmensi alle più moderne tecniche di cottura e conservazione. Il Bistrò è invece l’ideale per una pausa più veloce e dinamica e nello shop è possibile scegliere prodotti enogastronomici eccellenti e selezionatissimi legati al territorio. All’interno del Labirinto sono state infine allestite due lussuose suites, rifinite con decorazioni, opere d’arte e arredi raffinati. Ogni suite si compone di un salotto privato, una camera da letto e due ampie sale da bagno.

Labirinto della Masone, Strada Masone 121, Fontanellato (PR)

www.labirintodifrancomariaricci.it

Crediti Labirinto della Masone

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