Paese magico lo Sri Lanka, tutto da esplorare e conoscere. La brillantezza dei colori dei fiori, il profumo delle orchidee che qui crescono spontaneamente nelle foreste dal clima equatoriale. 

Le palme da cocco, considerate una specie di albero della vita di cui tutto viene sfruttato, incorniciano le candide spiagge lambite dalle acque turchesi. Il mare più bello è tra Beruwela e Mirissa, lungo la costa sudoccidentale: un susseguirsi di candide mezzelune selvagge, punteggiate da cittadine di pescatori dove la vita segue ritmi antichi e il turismo di massa non è ancora arrivato a rompere l’incantesimo di questo mondo intatto e incontaminato.

Se il cane è il miglior amico dell’uomo, a Sri Lanka l’elefante lo è certamente di più; nel 1975 il governo ha istituito un orfanatrofio, oggi divenuto il più grande al mondo. I piccoli elefanti, i cui genitori sono stati vittime di bracconieri o di incidenti  causati da conflitti con i contadini dei villaggi, vengono accolti e ospitati in questa riserva nei pressi della cittadina di Kegalle. Sono alimentati e accuditi dai loro custodi, una volta al giorno in fila indiana tenendosi per il codino, si avviano verso il fiume dove fra spruzzi e barriti danno vita ad uno spettacolo avvincente con i loro giochi d’acqua.

Un paese dalla storia tormentata, un susseguirsi di invasioni e lotte interne che ne hanno segnato il destino da sempre. La maggioranza della popolazione è costituita dai Cingalesi, dalle origini bengalesi e di religione buddista, che fin dal VI sec. s’insediarono nell’isola e si costituirono in regno con capitale Anuradhapura.  La città sacra conserva i più antichi tesori archeologici dell’isola testimoni dell’antica civiltà. Grandiosa città monastica e principale centro di pellegrinaggio, i suoi monasteri buddisti ne diffusero la fama nell’antica Grecia, Roma e Cina. Nei secoli successivi, l’invasione di popolazioni Tamil provenienti dal sud dell’India e di religione induista, causarono un susseguirsi di battaglie e lotte per il dominio della capitale fino al suo declino nel X sec. Altri popoli sono sbarcati a colonizzare l’isola in tempi più recenti; per primi arrivarono i Portoghesi avidi di spezie, costruirono chiese e fortezze diffondendo la religione cattolica. Con l’arrivo degli Olandesi nel 1996, grandi dominatori delle vie delle Indie, i Portoghesi furono spodestati e l’isola rimase sotto il loro controllo per un secolo, per essere poi sopraffatti dagli altri colonizzatori, i Britannici, che la chiamarono Cylon. I nuovi padroni bonificarono le aree paludose e vaste zone degli altipiani centrali furono terrazzate per ospitare le piantagioni di tè. Dotarono il paese di una rete stradale e ferroviaria che tuttoggi sopravvive e viene largamente utilizzata.

Spostarsi in treno è certamente un’esperienza da non farsi mancare. I convogli sono puliti e anche se i binari si snodano tra gole e pendii coltivati a tè, i treni partono e arrivano in orario. Come da copione, le carrozze che viaggiano con le porte aperte sono affollate e prese d’assalto dai viaggiatori che salgono e scendono al volo. Il treno ”Undaka Menike” (la vergine dei monti) che percorre la linea ferroviaria principale, è un convoglio di massicce carrozze in legno pitturate di rosso, trainate da una mastodontica locomotiva diesel ed è l’ideale per una gita avventurosa nel cuore delle piantagioni che si abbarbicano attorno al massiccio centrale incavato dai terrazzamenti, dove si coltiva il tè più pregiato. Il treno parte dalla stazione di Fort a Colombo e seguendo la linea principale si dirige verso il centro dell’isola dopo aver attraversato Ragama, Gampaha e Polgahawela, cittadine in via di sviluppo. A Rambukkana, la linea comincia la sua ripida salita superando i contrafforti montuosi; tra Balana e Kadugannawa il binario si aggrappa alla nuda roccia del dirupo, offrendo ai passeggeri uno spettacolo da brivido e un panorama mozzafiato. Il treno prosegue la sua ripida salita attraverso il pittoresco scenario della regione del tè, collegando i piccoli centri che ospitano vivaci e profumati mercati ricchi di variopinte spezie.

Si giunge così nel territorio di Nuwara Eliya, famosa per il suo clima temperate e per la caratteristica atmosfera britannica che ancora aleggia fra i classici hotel e i giardini in stile inglese. Giunti a Kandy, vale la pena fermarsi per visitare la cittadina storica, antica capitale del regno e famosa per il suo tempio buddista che racchiude la reliquia del sacro dente. Secondo la leggenda, alla morte del Buddha, il suo dente canino fu recuperato da un re indiano e affidato all’eroe epico Brahmadatte. La reliquia divenne simbolo e base di legittimazione del diritto dei sovrani che lo possedevano, di governare la propria terra; ciò scatenò guerre per il possesso della reliquia che approdò sull’isola di Sri Lanka nascosta nei capelli della principessa Hemamamli e dove tuttora richiama pellegrini da tutto il mondo buddhista.  Il convoglio continua la sua ascesa verso la sommità del Pattipola con la stazione ferroviaria più alta dell’isola a 1893m s.l.m., prima di ridiscendere e fermarsi a Badulla. In questo tragitto i passeggeri sono appagati dalla magnifica vista dei giardini del tè che si stagliano nel panorama che spazia sulle cime circostanti e le vallate, dove torrenti impetuosi si spezzano in fragorose cascate. Oltra alla linea principale, dalla stazione di Colombo si dipanano altre linee con destinazioni interessanti dal punto di vista turistico.

La linea costiera (Colombo-Galle-Matara) tocca i più rinomati centri balneari del paese: la linea nord (Colombo-Kurunegala-Anuradhapura) è indicata per chi volesse visitare i siti archeologici di rilevante importanza.  La linea che corre parallela alla costa a nord di Colombo, seppur poco frequentata dagli stranieri, conduce a Puttalam e tocca il centro di pesca di Negombo.

Foto Beatrice e Walter Leuker

Fonte viaggiarenews.com

Di Stefania Mezzetti

Sono una giornalista viaggiatrice curiosa e instancabile, ho realizzato reportage e servizi da tutto il mondo a bordo dei treni più famosi e panoramici, su territori a volta inaccessibili ma sempre a caccia di emozioni. Il mio desiderio è portarvi con me viaggiando lungo le rotaie del mondo, per scoprire e conoscere mete affascinanti a volte inaspettate. Collaboro con vari magazine on line specializzati in viaggi e turismo, di grande diffusione mediatica.

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