Per visitare il Museo della Scienza e della Tecnica a Milano bisogna scegliere una giornata luminosa e fresca, per poter meglio godere dei tanti padiglioni ricchi di opere meccaniche.
Situato nel cuore di Milano, è il più grande museo tecnico-scientifico d’Italia ed è ospitato nell’ex monastero degli Olivetani del ‘500, di cui mantiene ancora il fascino.
Il museo è conosciuto per la vasta collezione di reperti scientifici e tecnologici in esso contenuto, e l’idea di esplorare le sale suscita grande eccitazione.
L’edificio monumentale è stato destinato a divenire la sede del Museo nel 1947, accogliendo con i dovuti spazi la vasta collezione di reperti contenuti nei vari padiglioni.
Addentrandosi nelle diverse sezioni del museo, si scopre che ognuna è dedicata a un aspetto della scienza e della tecnologia. Una vasta esposizione sull’evoluzione dei mezzi di trasporto, dalla bicicletta più antica ai veicoli spaziali, passando per automobili d’epoca e treni storici, mostra come i progressi tecnologici abbiano trasformato la capacità di spostarsi nel corso dei secoli.
Il padiglione dedicato ai trasporti ferroviari è un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso l’evoluzione dei treni e dei sistemi ferroviari. Appena si varca l’ingresso, allestito come una stazione in stile liberty, ci si ritrova immersi in un’atmosfera magica e fumosa, con una sovrastante quantità di treni che richiamano le radici storiche della ferrovia. Qui sono esposte locomotive a vapore del passato, dove si possono toccare con mano i dettagli minuziosi che mostrano l’ingegneria intricata di quei tempi. L’odore di carbone e il suono del fischio creano un’esperienza coinvolgente, quasi come se si stesse rivivendo l’era delle prime ferrovie.
Mentre ci si addentra nel padiglione, si incontrano sezioni interattive e display informativi che illustrano l’evoluzione delle tecnologie ferroviarie. Vengono mostrati modelli di treni a vapore, elettrici e diesel, accompagnati da pannelli esplicativi che narrano la storia di ciascun tipo di locomotiva. Si apprendono i cambiamenti tecnologici che hanno portato ai diversi tipi di trazione e si capisce come le ferrovie abbiano contribuito alla connessione tra diverse regioni e nazioni.
Inoltre, si possono osservare anche vagoni restaurati, appartenenti a diverse epoche, che offrono una prospettiva tangibile della vita sui treni nel corso dei decenni. Ci sono vagoni passeggeri lussuosi e vagoni merci, ciascuno con dettagli autentici dell’arredamento e degli oggetti d’epoca. Questo rende l’idea di come i viaggi ferroviari siano cambiati nel corso del tempo e di come abbiano influenzato la società e l’economia.
Lungo quattro banchine ci sono delle vere rarità, dalla Locomotiva E 430 del 1900, la prima a trazione elettrica, alla Locomotiva a vapore Gr 552 che trainava il famoso convoglio della Valigia delle Indie nel tratto italiano, tra Ottocento e Novecento. Ci sono inoltre le grandi motrici a vapore Gr 691 e 685 che hanno reso possibile i primi grandi movimenti di persone attraverso la penisola a partire dagli anni Venti, così come i primi mezzi pubblici urbani, quali l’OMNIBUS e il Gamba de Legn, che portavano gli operai nelle fabbriche della nuova Milano industriale.
Troviamo anche i segnali ferroviari e tutti gli impianti di comunicazione necessari per regolamentare il traffico. I più attenti noteranno anche la catenaria, il sistema che distribuisce la corrente con cui sono alimentati i treni elettrici.
Una visita al Museo e ai suoi padiglioni offre un’esperienza immersiva e educativa. Attraverso i modelli, gli oggetti d’epoca e le spiegazioni dettagliate, è possibile acquisire una migliore comprensione dell’importanza storica e tecnologica dei treni e delle ferrovie nell’evoluzione dei trasporti e della società
Foto Stefania Mezzetti