Merano, il terrazzo assolato dell’Impero Austro Ungarico, perla delle alpi, un salotto vivace e colorato che accoglie con la bellezza della natura e la sofisticata eleganza dei di suoi viali cittadini. Immersa in un pesaggio da favola costellato da castelli e residenze nobiliari immersi tra vigneti e frutteti, coronata da montagne elevate che la proteggono dal freddo donandole un clima mite che fovorisce una eterna primavera.

Quando l’imperatrice Sissi nel 1870 decise di recarsi a Merano per un soggiorno terapeutico, da quel momento in poi la città divenne un centro di cura di fama internazionale, arricchita da passeggiate armoniose lungo il corso del fiume, fra pompose facciate dei grandi alberghi e numerose ville costruite per i nobili e ricchi borghesi. Il periodo d’oro della Bella Epoque vide divenire in pochi anni la città sul Passino una delle più rinomate città di cura, non solo per l’aria pura e benefica per le malattie polmonari ma anche per le sue terme dalle acque miracolose con proprietà oligominerali radioattive. Meta fra le più ambite, fu scoperta da aristocratici, scrittori, musicisti, personaggi di rango internazionale che si deliziavano a passeggiare nei rigogliosi parchi all’italiana, partecipare alle feste nei meravigliosi saloni Liberty del Kurhaus e del suo Pavillon de Fleur. Questo è il palazzo rappresentativo della città, uno sfavillante gioiello espressione di un felice matrimonio fra un’architettura dai tratti Liberty e moderne soluzioni tecniche. Le stuccature, le decorazioni con ferro battuto dorato e gli affreschi accompagnano la rotonda con la cupola con il famoso Tympanon di cui un girotondo di eteree fanciulle danzanti ne è il simbolo. Il kurhaus, oggi come allora, è sede di grandi eventi culturali e musicali, e accoglie gli ospiti nell’elegante foyer, la sala da ballo e la sala dei concerti.

Questa cittadina incastonata fra i monti, aveva già vissuto un periodo di splendore nel Medioevo, quando era capitale della contea del Tirolo. A metà del XIII secolo i Conti del Tirolo avevano trasferito qui la loro sede; ciò  costituì un formidabile incentivo per il suo sviluppo: insieme al diritto di mercato e alla zecca Merano conquistò una posizione di supremazia nel commercio mentre l’artigianato acquisì sempre più importanza. Quando nel 1317 ricevette il titolo di città, Merano era già un importante centro in cui ogni anno, nei giorni di Pentecoste e San Martino, si tenevano due dei mercati più frequentati dell’intera regione.

Risalgono a questo periodo alcune grandi trasformazioni urbanistiche tra cui la costruzione dei caratteristici edifici di Via dei Portici, con le botteghe al piano terra e le abitazioni dei mercanti ai piani superiori mentre i banchi di vendita erano disposti all’esterno, sotto i passaggi coperti a volta. I Portici terminano in via delle Corse, dove si tenevano le corse di cavalli e i tornei, e in piazza del Grano, un centro nevralgico della nuova città commerciale poiché qui si pesava pubblicamente il grano. Ancora oggi i Portici rappresentano la principale via commerciale della città, anche se piccole boutique, gioiellerie, librerie e altri negozi hanno preso il posto delle storiche botteghe.

Alla fine dei Portici si erge il principale monumento cittadino, il Duomo di San Nicolò. Quando nel 1302 iniziarono i lavori di costruzione, Merano era appena diventata il centro vitale della nuova contea del Tirolo e la magnificenza della chiesa avrebbe dovuto rispecchiarne il ruolo. Ma sua realizzazione si è prolungata alquanto nel tempo, attraversando epoche diverse. Le inondazioni, la peste e la mancanza di fondi conseguente al trasferimento del governo tirolese a Innsbruck furono causa di continue interruzioni dei lavori, Il presbiterio, trionfo dello spirito raffinato del primo gotico, è del 1305, la navata risale a sessanta anni dopo, mentre i portali, tra i quali fa spicco per bellezza quello che si apre lungo il lato meridionale della chiesa, furono inseriti ancora più tardi. Particolare è l’irregolarità d’impianto lungo l’asse longitudinale con il presbiterio orientato esattamente a est e le navate deviate di alcuni metri verso il Monte Benedetto: un accorgimento che ha lasciato spazio sufficiente all’allestimento della piazza antistante, l’attuale Piazza Duomo. La più grande costruzione gotica del Tirolo, con il suo altissimo campanile dotato di sette orologi, è infine giunto ai nostri giorni in buono stato di conservazione e si può ammirare con tutti i suoi contrafforti, portali, statue, antiche pietre tombali e affreschi tra cui il gigantesco San Cristoforo.

Passo dopo passo è un modo facile e piacevole per girare la città che invita con le sue passeggiate e i numerosi percorsi di varia lunghezza, lungo il fiume, nei dintorni fino a salire per ammirarla dall’altro percorrendo la Passeggiata Tappeiner che con un panorama sopra i tetti di Merano, conduce fino a Lagundo. Quasi tre chilometri di percorso dalla Polveriera romana alla frazione di Quarazze; novità di quest’anno con un lungo tratto illuminato artificialmente, per potersi concedere passeggiate serali.

Attraverso il centro storico si snoda il Percorso delle Fontane, un susseguirsi di fontane e fontanelle  pubbliche che forniscono un’acqua fresca e cristallina di altissima qualità, proveniente dalle valli circostanti. La Via delle Fontane, nata di recente, porta a scoprire un’interessante storia dell’acqua a Merano, dal 1462 fino ai giorni nostri. Nelle tavole che corredano ogni fontana o fontanella del percorso si riportano episodi particolari, ordinanze e provvedimenti disposti dai signori del tempo o dalle amministrazioni cittadine, riguardanti il bene più prezioso che era appunto l’acqua.

Tutte le passeggiate più belle partono direttamente dal centro storico: aiuole ornamentali si alternano a piante esotiche e mediterranee lungo i tracciati che costeggiano il fiume. La Passeggiata d’inverno dal Ponte Posta, sulla parte destra del Passirio e, superata la Wandelhalle, giunge fino a imboccare la Promenade Gilf, per poi tornare a Merano seguendo la Passeggiata d’estate, fino al Parco Sissi.

Merano è una cittadina vivace e movimentata che offre al visitatore iniziative e manifestazioni in piena libertà e sicurezza. Alcune in linea con la tradizione, altre più aperte a nuovi orizzonti così come la storia di Merano insegna. Molti sono gli eventi di un calendario vastissimo, assieme alle tante iniziative fra cui scegliere, consultando il sito www.merano.eu

Immerso in un suggestivo paesaggio montano, l’Hotel Muchele si trova nella piccola località di Postal a pochi chilometri da Merano. Luogo ideale per un soggiorno di relax, al Muchele non manca nulla per una vacanza da ricordare. La sua reception di design e le suite moderne e raffinate, la luminosa sala da pranzo e l’enoteca curata e rifornita con le migliori etichette locali e internazionali, si abbinano alla Spa, alla grande piscina interna ed esterna, al parco e al campo da tennis. L’atmosfera è informale e piacevole, la cordialità delle giovani proprietarie trasmette passione e gioia di vivere.

www.muchele.com

Foto Mezzetti Stefania

Fonte Agendaviaggi.com             

Di Stefania Mezzetti

Sono una giornalista viaggiatrice curiosa e instancabile, ho realizzato reportage e servizi da tutto il mondo a bordo dei treni più famosi e panoramici, su territori a volta inaccessibili ma sempre a caccia di emozioni. Il mio desiderio è portarvi con me viaggiando lungo le rotaie del mondo, per scoprire e conoscere mete affascinanti a volte inaspettate. Collaboro con vari magazine on line specializzati in viaggi e turismo, di grande diffusione mediatica.