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E’ proprio dopo i temporali che, dal fondo della valle appare di metallo, lui, il Monte Rosa, tutore del suo popolo e della sua storia, in cui la leggenda si mescola di fatti reali, dove la fantasia e la tradizione trovano il loro connubio nel racconto delle favole della sua vallata: la Valsesia.(A.Pascariello)

Un’introduzione poetica questa che ben si addice allo storico trenino della Valsesia. Il treno che in occasione di Expo Milano 2015, ripercorrerà la ferrovia che per oltre un secolo ha collegato la Pianura Padana alla Valsesia splendidamente incastonata ai piedi del Massiccio del Monte Rosa. Il trenino che fa parte della collezione dei treni storici di Fondazione Ferrovie dello Stato, è un convoglio degli anni ’30 composto da una serie di carrozze “centoporte” con sedili in legno protagoniste di tanti film d’autore che hanno caratterizzato il nostro cinema neorealista. La carrozza bar, è stata ricavata dalla trasformazione di un carro postale e la locomotiva è una macchina diesel-elettrica 343.1013 di un bel verde sgargiante. Il percorso prevede la partenza dalla stazione di Milano Centrale con fermate a Rho Fiera Expo, Novara, Romagnano Sesia, Borgosesia e arrivo a Varallo. Una guida specializzata si prenderà cura del gruppo di turisti per accompagnarli alla scoperta della cittadina perla della valle, ricca di tesori e testimonianze storiche. L’occasione è buona per visitare un sito un po’ al di fuori dei circuiti delle grandi città d’arte, ma inaspettatamente ricco di grandi opere d’arte; Varallo è dominata dal maestoso Sacro Monte che si erge su un verde promontorio da cui si gode di una vista panoramica della valle, questo monumento ricrea nella sua struttura l’antica Gerusalemme come teatro della passione di Gesù ed è il più antico dell’Italia Settentrionale. Fondato alla fine del Quattrocento dal frate francescano Bernardino Caìmi con lo scopo di permettere a tutti coloro che non vi si potevano recare di persona, di rivivere le emozioni che si provavano nella visita dei luoghi santi della Palestina; è stato iscritto nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità fra i nove Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia.

Lungo un percorso mistico si ergono 45 cappelle con 800 figure in terracotta e legno policromo che ricreano le scene della vita di Cristo; la sommità del Monte è strutturata come una città con palazzi e piazze e la splendida basilica ottocentesca dedicata alla Madonna: l’interno è riccamente decorato, l’altare maggiore spicca per la lucentezza degli ori e le splendide rappresentazioni plastiche che affiancano l’abside e che sovrastano il sepolcro della Vergine. Il Sacro Monte ha visto nella sua realizzazione l’opera dell’artista Gaudenzio Ferrari, il maggiore esponente della scuola pittorica piemontese del Cinquecento.  A lui si deve la realizzazione di un prezioso affresco conservata nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in un complesso francescano della stessa epoca del Sacro Monte situato ai suoi piedi.  Una grande parete che divide in due la spoglia chiesa medioevale, ripropone la storia della vita di Gesù attraverso 21 riquadri che vanno dall’Annunciazione alla Resurrezione a cornice della maestosa Crocifissione centrale; la Parete Gaudenziana  esprime perfettamente conservato, in tutta la sua espressività, lo stile potente e profondo che caratterizza l’opera di questo artista.

La Valsesia è un mondo incantato dove il tempo e il paesaggio sono rimasti come racchiusi in uno scrigno pieno di tesori; le tradizioni popolari sono ancora fervide e la laboriosità di queste genti si esprime tuttora in modo artistico con talento e creatività. Il giorno di festa eleganti signore sfoggiano l’abito tradizionale ricco di preziosi ricami: ogni valle ha un tipo diverso di costume per colori e fogge ma tutti hanno in comune il “puncetto” preziosissima trina lavorata con ago e filo. Si dice che la regina Margherita di Savoia lo introdusse a corte e lo fece conoscere in Francia e Inghilterra.  Ai piedi indossano le caratteristiche “scapin”, morbide scarpe di panno o velluto con suole di corde e canapa fatte a mano.

La gita a Varallo è anche un’ottima occasione per gustare la cucina tipica in uno dei tanti ristoranti cittadini: ricette semplici e ricche di gusto, realizzate con ingredienti genuini da innaffiare con i prestigiosi vini delle terre del Nebbiolo.  Per uno spuntino veloce, magari mentre si passeggia fra le caratteristiche vie cittadine c’è la Miaccia, una semplice cialda sottile e croccante da farcire con il toma valesiano o con il miele locale. Prima di rientrare in città, c’è tutto il tempo per fare due passi nel centro storico e godere dell’atmosfera piacevolmente rilassante fra romantici scorci, ville liberty e viuzze fiorite.

Il Trenino della Valsesia, effettuato con il Contributo della Regione Piemonte e in collaborazione col Comune di Varallo, durante il periodo dell’Expo effettuerà 8 corse: il 24 maggio, il 2 giugno e poi le domeniche 12 e 19 luglio, 9 e 23 agosto, 6 e 20 settembre, con partenza dalla Stazione Centrale di Milano alle ore 8 e rientro alle ore 20.37.  Il biglietto del treno storico andata/ritorno da Milano Centrale/Rho Fiera costa 29 euro per gli adulti e 16 euro per i bambini dai 4 ai 12 anni. Andata e ritorno con partenza da Novara costa invece 21 euro per gli adulti e 13 euro per i bambini.  E’ comprensivo del viaggio andata/ritorno, della degustazione in treno di prodotti tipici del territorio, delle guide turistiche per la visita di Varallo e dei suoi monumenti. I viaggiatori potranno usufruire inoltre di tariffe agevolate per il pranzo in locali convenzionati, per la salita in funivia al Sacro Monte di Varallo, per l’ingresso alla Pinacoteca ed al Museo Scaglia. La prenotazione è obbligatoria su:  Booking Piemonte – www.bookingpiemonte.it  Per informazioni:  Comune di Varallo www.comune.varallo.vc.it Altre informazioni su : www.fondazionefs.it

foto Stefania Mezzetti

fone viaggivacanze.info

Di Stefania Mezzetti

Sono una giornalista viaggiatrice curiosa e instancabile, ho realizzato reportage e servizi da tutto il mondo a bordo dei treni più famosi e panoramici, su territori a volta inaccessibili ma sempre a caccia di emozioni. Il mio desiderio è portarvi con me viaggiando lungo le rotaie del mondo, per scoprire e conoscere mete affascinanti a volte inaspettate. Collaboro con vari magazine on line specializzati in viaggi e turismo, di grande diffusione mediatica.

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