Perdersi nei colori dei paesaggi autunnali, tra boschi incantati e corone di monti che sfiorano le nuvole. Inseguire i sapori che fanno la storia delle tradizioni di queste valli e stordirsi nei profumi che riempiono i piatti più gustosi e poi lasciarsi andare agli effluvi curativi di acque termali miracolose

Tra il lago di Garda e le Dolomiti del Brenta si estende un territorio che conserva nel suo scrigno prezioso, la sua particolare biodiversità tra storia e tradizioni popolari; una zona che l’Unesco ha voluto salvaguardare come Riserva della Biosfera.

In questa vallata integra e incontaminata attraversata dal Sarca e Duina alla cui confluenza si trovano le Terme di Comano, sorgono tre altipiani: il Banale, il Bleggio e il Lomaso.

Castelli, chiese, siti archeologici e architetture tipiche, tutti tesori che ogni piccolo paese custodisce. Come margherite sui verdi prati i villaggi natura occhieggiano dalle dolci alture dell’altipiano delle Giudicarie; antichi borghi contadini che mantengono il loro fascino rurale e che sorprendono per l’originalità dell’architettura recuperata e esaltata da scorci pittorici.

San Lorenzo in Banale, tra i borghi più belli d’Italia, lungo i suoi vicoli acciottolati mostra le grandi case contadine che, come fortezze, contenevano le stalle nei “volti”, il fienile e le stanze raggiungibili con scale esterne in legno. Il paese deve le sue origini a sette “ville”, piccoli agglomerati vicinissimi l’un l’altro che assieme costituivano il borgo. La chiesetta di San Rocco mantiene quasi intatti gli sgargianti affreschi dei Baschenis, artisti itineranti di provenienza bergamasca. Sorprende come passeggiando fra le vie si assapori la vivacità e industriosità dei suoi abitati; l’ampia diffusione di attività artigianali ha dato vita, ormai da lungo tempo, alla caratteristica salsiccia affumicata chiamata ciuga, come la pigna bitorzoluta dell’abete, a base di maiale e rapa.

Seguendo il fil rouge dei sapori e del gusto non può mancare una visita a Campo Lomaso, il regno della patata montagnina. Un gioiello che mantiene il sapore genuino di questo umile ortaggio, la cui coltivazione è rimasta inalterata per mantenere le sue qualità organolettiche, Patate rosse, bianche e gialle coniugate in una serie di piatti caratteristici che contraddistinguono i menù dei ristoranti locali. Fra i borghi della piana, si coltivano anche frutti di bosco e vite che disegnano i sentieri che corrono lungo l’altipiano.

Il percorso si perde nelle tradizioni di questa valle, in quelle più autentiche alla scoperta di antichi masi e mestieri di un tempo. La vallata di Bleggio si tinge di rosso come le foglie dei suoi maestosi alberi di noce, le cui chiome vengo scosse con lunghi bastoni per la raccolta dei preziosi frutti. La coltivazione delle noci su questo altopiano risale a tempi remoti, ha visto pesino ribellioni contadine nel medioevo contro le sopraffazioni vescovili. Il saporito frutto secco e il suo prezioso albero rappresentavano un’importante risorsa economica per gli abitanti delle Giudicarie; lo speciale microclima conferisce al frutto un gusto gradevole dal sapore speziato e un guscio piccolo e sottile che si apre con facilità. Dopo un periodo di abbandono, oggi una progressiva riscoperta della coltivazione della noce bleggiana passa attraverso l’impegno della Confraternita che affianca i produttori locali per il mantenimento di questa eccellenza del territorio.

Come una collana di perle si infilano i paesi del Bleggio, ognuno con una sua caratteristica peculiare. La vecchia croce “miracolosa” della piccola frazione di Balbido, ricorda come gli abitanti issarono cinque croci in ferro contro le streghe che abitavano il paese colpevoli delle frequenti catastrofi naturali. Il borgo oggi si presenta “liberato da ogni tipo di malvagità” tant’è vero che il suo centro storico è allietato da dipinti sui muri che raccontano i momenti di vita contadina, antiche leggende e vecchi mestieri.

La frazione di Rango si presenta come un presepe, in cui si accede da una grande scalinata: viuzze e angolini nascosti, piazze con antiche fontane, case contadine con androni e volte….tutto perfettamente conservato in un’atmosfera immutata nel tempo. Non è difficile immaginare come a Natale questo paese accolga uno speciale mercatino, senza bancarelle ma tutto ospitato negli androni, i vòlt in pietra; tra lanterne, zampogne e addobbi luccicanti un tripudio di prodotti artigianali autentici del territorio, e tutte le prelibatezze enogastronomiche della cucina del trentino.

In questo ambiente dove tutto è rimasto a misura d’uomo, è facile integrarsi immediatamente con i ritmi della natura e godere dei prodotti genuini di questa terra; qui si possono percorrere i tre sentieri del gusto per incontrare le eccellenze del territorio.

Si comincia con la Festa della Patata (27 e 29 ottobre – Campo Lomaso) che lungo l’itinerario del “sentiero della patata” attraversa i luoghi di produzione della montagnina, prodotto tipico della valle. Con questo itinerario si può ammirare dall’alto e attraversare la Piana del Lomaso, terra ricca di storia, di tradizioni e di cultura contadina.

Gustosissima la Festa della Ciuga del Banale (3-4-5 novembre – San Lorenzo in Banale), il sentiero percorre i luoghi della sagra nella zona dell’Alto Banale tra borghi bellissimi e gustose salsicce affumicate. L’itinerario attraversa il paese di San Lorenzo in Banale e quello di Dorsino e riscopre gli antichi e i nuovi luoghi di produzione della ciuiga.

Per la Festa della Noce (11 e 12 novembre – Cavrasto di Bleggio), davvero imperdibile per i colori della natura l’itinerario del “Sentiero della Noce” attraverso paesi in cui il frutto è protagonista e dove antichi borghi contadini fanno da scenografica cornice a stradine, sentieri e vicoli che portano a scoprire luoghi non ancora troppo conosciuti.

Per ulteriori informazioni: APT Terme di Comano e Dolomiti di Brenta www.visitacomano.it

L’oro cristallino che scorre nelle Terme di Comano, per la sua unicità e proprietà curative è un’acqua preziosa per la cura delle dermatiti, psoriasi, eczemi e allergie di adulti e bambini. Il Grand Hotel di Comano è un centro curativo ma anche del benessere, dove vengono eseguiti trattamenti a base di acqua termale estetici e rilassanti in un contesto di sogno, circondati da un parco secolare che si snoda lungo le rive del Sarca.

L’hotel vanta ambienti ricercati e un’atmosfera di relax, avvolta da materiali pregiati e naturali come il legno. Nella Spa Cinque Sensi un percorso di saune, idromassaggi e piscine sono una sferzata di nuove sensazioni e benessere. Il tutto accompagnato dal piacere di una buona tavola: nel ristorante che si affaccia nel verde della natura i sapori della tradizione sono coniugati in piatti non solo salutari ma pieni di gusto e fantasia www.ghtcomano.it

Dove pernottare: nella zona non mancano strutture accoglienti e caratteristiche, adatte non solo a famiglie ma anche a gruppi di sportivi o amanti dello yoga che ricercano ambienti adatti alla meditazione. Tra i tanti, Maso Azzurro www.bbtrentinomasoazzurro.com  – Dolce Vita Ambiez www.dolcevitaaambiez.it  – Lilly Dolomiti Garni www.garnililly.it  –  Casa Riga www.bedandbreakfastcomanotrentino.it

Dove mangiare: l’offerta enogastronomica è sostanziosa e soprattutto nei periodi delle sagre si esprime nei sapori tipici locali. Menù a base di patata all’Osteria Fiore col suo piatto tipico “na fetta e en gnoc” www.albergofiore.it  A Stenico i canederli più buoni della zona nel ristorante Dologno (tel. 0465701761) e gustosissimi piatti trentini al ristorante Erica (0465734400) a San Lorenzo in Banale.

Per una merenda speciale l’azienda agricola Il Ritorno nella sua luminosa e decisamente ecosostenibile sede offre assaggi e degustazioni a base di prodotti naturali, tutti biodinamici coltivati nel proprio giardino www.aziendaagricolailritorno.it

Presso l’Azienda agricola Il noce (tel.3402100760) si possono acquistare le vere noci biologiche del Bleggio, presidio slow food nonché eccezionali confetture e distillati sempre a base di noci. Presso la Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariesi (www.copagtrentino.it) si trovano tutte le varietà di patata montagnina e altri prodotti naturali a km zero.

fonte viaggivacanze.info

Di Stefania Mezzetti

Sono una giornalista viaggiatrice curiosa e instancabile, ho realizzato reportage e servizi da tutto il mondo a bordo dei treni più famosi e panoramici, su territori a volta inaccessibili ma sempre a caccia di emozioni. Il mio desiderio è portarvi con me viaggiando lungo le rotaie del mondo, per scoprire e conoscere mete affascinanti a volte inaspettate. Collaboro con vari magazine on line specializzati in viaggi e turismo, di grande diffusione mediatica.

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